L'autore Claude Levi-Strauss nella sua opera "Il
pensiero selvaggio" analizza la logica con la quale noi uomini diamo ad
ogni oggetto un significato ben preciso dal quale ci risulta difficile
discostarci perché ormai radicati nella storia e nei miti, quindi non riusciamo
a tornare alla concezione primitiva e "selvaggia".
Ricercando il significato totemico e “selvaggio” del color
malva chiaro non si può che arrivare alla pianta che porta il suo nome , la
Malva selvatica, appartenente alla famiglia delle Malvaceae ed è originaria
dell'Europa e Asia temperata.
E’ presente nei prati e nei luoghi incolti di
pianura, ha un fusto eretto o prostrato che può raggiungere dai 60 a gli 80 cm.
I principi attivi si trovano nei fiori e nelle foglie che sono ricchi di
mucillagini, usati per le loro proprietà emollienti e bechiche, nelle forme
catarrali delle prime vie bronchiali, contiene anche potassio, ossalato di
calcio, vitamine e pectina. Il nome deriva dal latino malva ed ha il
significato di molle, cioè capace di ammorbidire. La malva può essere assunta
sotto forma di verdura contro la stipsi, infuso per idratare e ammorbidire
l'intestino, e per regolarne le funzioni grazie alla sua azione lassativa,
dovuta alle proprietà delle mucillagini di rigonfiare l'intestino, stimolandone
la contrazione e quindi agevolandone lo svuotamento. L'infuso aggiunto
all'acqua del bagno funge da emoliente e idratante, o può essere usato come
lozione per la pelle arrossata e con cuperose. In Cucina si usano i germogli, i
fiori freschi o le foglioline(step12).
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