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mercoledì 18 gennaio 2017

Step 23 - Il malva "selvaggio"

L'autore Claude Levi-Strauss nella sua opera "Il pensiero selvaggio" analizza la logica con la quale noi uomini diamo ad ogni oggetto un significato ben preciso dal quale ci risulta difficile discostarci perché ormai radicati nella storia e nei miti, quindi non riusciamo a tornare alla concezione primitiva e "selvaggia".
Ricercando il significato totemico e “selvaggio” del color malva chiaro non si può che arrivare alla pianta che porta il suo nome , la Malva selvatica, appartenente alla famiglia delle Malvaceae ed è originaria dell'Europa e Asia temperata.



E’ presente nei prati e nei luoghi incolti di pianura, ha un fusto eretto o prostrato che può raggiungere dai 60 a gli 80 cm. I principi attivi si trovano nei fiori e nelle foglie che sono ricchi di mucillagini, usati per le loro proprietà emollienti e bechiche, nelle forme catarrali delle prime vie bronchiali, contiene anche potassio, ossalato di calcio, vitamine e pectina. Il nome deriva dal latino malva ed ha il significato di molle, cioè capace di ammorbidire. La malva può essere assunta sotto forma di verdura contro la stipsi, infuso per idratare e ammorbidire l'intestino, e per regolarne le funzioni grazie alla sua azione lassativa, dovuta alle proprietà delle mucillagini di rigonfiare l'intestino, stimolandone la contrazione e quindi agevolandone lo svuotamento. L'infuso aggiunto all'acqua del bagno funge da emoliente e idratante, o può essere usato come lozione per la pelle arrossata e con cuperose. In Cucina si usano i germogli, i fiori freschi o le foglioline(step12).


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