La strabiliante storia dell' invenzione di un colore che ha cambiato la nostra vita e dato inizio all' industria chimica: dalla moda alla fotografia, dagli esplosivi alla farmacia.
Prima del 1856 i colori venivano fabbricati
utilizzando prodotti animali, vegetali o minerali. I rossi e i blu che
ravvivavano gli abiti e i quadri, i neri usati per stampare libri e giornali
erano ricavati da insetti e molluschi, da foglie o radici, da terre e minerali.
Colorare qualunque cosa era un processo lungo, difficile e costoso. Finché
nell'Inghilterra della regina Vittoria un giovanissimo chimico scoprì un metodo
per produrre grandi quantità di colori in un impianto industriale.
Come spesso accade ai grandi inventori, il diciottenne
William Perkin venne aiutato dal caso. Stava cercando un rimedio per la malaria
nel piccolo laboratorio installato nella sua casa di Londra. Non riuscì a
sintetizzare il chinino artificiale, ma una sostanza densa e oleosa in grado di
donare alla seta una straordinaria tonalità. Inutile aggiungere che il malva
divenne immediatamente il colore alla moda, utilizzato dai grandi sarti di
Londra e Parigi. Inutile aggiungere che William Perkin, «il mago del catrame
minerale, l'uomo che trasforma gli scarti in oro», divenne molto ricco e venne
nominato baronetto, anche se oggi, a 150 anni dalla sua scoperta, pochi
ricordano il suo nome.
È una piccola ingiustizia della storia, perché il
malva non ha cambiato solo il nostro modo di vestire e dunque l'immagine che
abbiamo di noi stessi. Gli effetti della scoperta di Perkin sono andati molto
al di là della moda. Fino alla metà dell'Ottocento la chimica era una scienza
teorica. La scoperta di Perkin fece nascere la grande industria chimica,
dall'Inghilterra alla Germania agli Stati Uniti. I metodi usati per
sintetizzare i colori vennero applicati agli esplosivi, ai profumi, alla
fotografia, alla farmacia...
Con una documentazione
attenta ma con molta vivacità Simon Garfield racconta la storia di un genio
dimenticato e di una invenzione che ha cambiato la storia della scienza,
rendendo più stretti i suoi legami con l'industria, e la nostra vita quotidiana.
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